Vivere con il PICC: doccia, viaggio, lavoro e attività
Aggiornato il 27/08/2025
Vuoi tornare alla tua routine con il PICC in sicurezza?
Definiamo insieme accortezze semplici per igiene, attività e spostamenti.
Contatti: +39 328 302 5659 • francescopaolo.delucia@gmail.com — Campania: Napoli, Caserta, Salerno, Avellino, Benevento.Il PICC è un accesso venoso che può convivere con una vita attiva, se protetto e gestito con metodo. L’obiettivo non è limitare, ma rendere sicuri i gesti di ogni giorno. Con poche abitudini costanti si riducono rischi inutili e si mantengono stabili terapie e controlli.
Doccia e igiene
La doccia è possibile con una protezione impermeabile che copra medicazione e raccordi. La protezione va applicata con cura, evitando pieghe che fanno entrare acqua. Dopo la doccia si rimuove la copertura, si asciuga bene la zona e si controlla la medicazione. Se è anche solo umida o sollevata conviene sostituirla. L’immersione in vasca e in piscina non è consigliata perché aumenta il rischio di contaminazione e di distacco della medicazione. Al mare valgono le stesse cautele: niente immersioni e massima attenzione a sabbia, sudore e calore che riducono l’aderenza del bendaggio.
Sonno, vestizione e protezione del braccio
Di notte è utile scegliere posizioni che non tirino il catetere. Dormire sul lato opposto rispetto al PICC riduce trazioni involontarie. Al risveglio conviene verificare che il fissaggio sia stabile e che la lunghezza esterna sia invariata rispetto al giorno dell’impianto. Nella vestizione preferisci maniche comode e tessuti che non si impigliano. Una fascia morbida o una copertura dedicata può proteggere raccordi e deflussori durante gli spostamenti in casa.
Attività fisica e lavoro
Camminare, fare leggeri esercizi di mobilità e attività quotidiane sono compatibili con il PICC. È prudente evitare sport di contatto, movimenti esplosivi del braccio con il catetere e carichi ripetitivi importanti sullo stesso arto. Se il lavoro richiede gesti ripetitivi o forza del braccio, discutiamo insieme eventuali adattamenti. Al computer è utile appoggiare l’avambraccio su una superficie morbida per non irritare la cute. Se compaiono fastidio o gonfiore il giorno dopo l’attività, riduciamo il carico e rivalutiamo.
Viaggi e spostamenti
Viaggiare con il PICC si può, con un minimo di pianificazione. È utile portare con sé materiale di ricambio per la medicazione, raccordi e tappi, oltre a una breve nota medica che spieghi la presenza del catetere. In aeroporto i controlli di sicurezza si superano senza problemi; mostrare la nota e indicare il braccio con il PICC facilita il passaggio. In auto o treno è comodo tenere a portata un piccolo kit con disinfettante per le mani e garze sterili. Se usi una pompa di infusione programmata, valutiamo insieme tempi e modalità per non interrompere le abitudini durante il viaggio.
Vita sociale e immagine corporea
Il PICC può essere vissuto con discrezione. Una copertura color pelle o un manicotto leggero riducono l’impatto visivo e proteggono i raccordi negli ambienti affollati. Spiegare agli amici più stretti cosa sia il dispositivo abbassa il rischio di gesti involontari e aiuta a mantenere una vita sociale serena. Nelle giornate calde la sudorazione può ridurre l’aderenza della medicazione: controlli più frequenti e cambi programmati evitano sorprese.
Segnali da riferire subito
È prudente contattarmi se compaiono febbre o brividi durante un’infusione, dolore, bruciore o rossore che aumentano vicino al punto di ingresso, umidità o cattivo odore sotto la medicazione, difficoltà persistente al lavaggio, gonfiore del braccio o del collo dal lato del catetere, o variazioni della lunghezza esterna del PICC rispetto alla misura iniziale. Un confronto tempestivo evita interruzioni non necessarie e mantiene il percorso sicuro.
Controlli e continuità di cura
La sicurezza nasce dalla continuità. Programmiamo insieme i cambi medicazione, i lavaggi e le verifiche cliniche. Se serve, coordino con il tuo medico curante o con l’équipe di riferimento per allineare terapie e indicazioni. Nelle prime settimane è normale avere domande: è il momento giusto per scrivermi, inviare una foto del sito se necessario e chiarire dubbi senza attendere.
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