PICC a domicilio a Napoli – Procedura ecoguidata, tempi e gestione

PICC a domicilio a Napoli – Procedura ecoguidata, tempi e gestione

PICC a domicilio a Napoli

Impianto ecoguidato a casa con monitor multiparametrico e conferma ecocardiografica. Valutazione rapida e integrazione con le medicazioni dell’ASL.

PICC a domicilio a Napoli: campo sterile al domicilio, ecoguida e monitor multiparametrico visibile
Tempi e cosa è compreso. Di norma valutazione e posizionamento entro 24–48 ore. Il preventivo include tutto l’occorrente per l’impianto al domicilio. Le medicazioni periodiche sono svolte dagli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’ASL.

Copertura: Napoli città e area metropolitana; Penisola Sorrentina e Nolano con organizzazione dedicata; isole del Golfo su richiesta.

Quando serve un PICC a casa a Napoli

Il PICC è indicato quando l’alimentazione orale non è possibile o insufficiente e quando occorrono infusioni prolungate. A Napoli lo utilizziamo nei percorsi di idratazione programmata, nutrizione parenterale, antibioticoterapia di lunga durata, trasfusioni e analgesia endovenosa continuativa. Riduce venipunture ripetute e accessi in ospedale, permettendo la continuità delle cure in ambiente familiare.

La scelta del dispositivo è legata alla durata e alla natura delle infusioni. Per orizzonti di circa sei–otto settimane, o nei percorsi con prognosi molto breve, il midline può essere preferibile se i farmaci sono compatibili; quando è richiesta sede centrale, il PICC garantisce stabilità e gestibilità migliori. Valuto sempre collaborazione del paziente, stato della cute e assenza di trombosi alle vene del braccio all’ecografia preprocedurale.

Come avviene la procedura a domicilio

Al domicilio allestisco un campo sterile completo. Utilizzo un ecografo portatile per selezionare il vaso e per la venipuntura ecoguidata; il materiale è monouso e le medicazioni sono avanzate. La sicurezza è garantita da monitor multiparametrico con pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione ed elettrocardiogramma. La posizione della punta è confermata con ecocardiografia, evitando trasferimenti in struttura.

Quando le condizioni venose e posturali sono favorevoli, la durata media è di circa trenta minuti; se è necessario cercare un sito più idoneo, i tempi si allungano, perché la precisione iniziale previene complicanze. La presenza del caregiver è parte del percorso: al termine fornisco istruzioni pratiche su igiene, protezione e lavaggi.

Dopo l’impianto: gestione e segnali di allarme

Il catetere viene medicato in genere una volta a settimana da infermieri dell’assistenza domiciliare dell’ASL. Lascio indicazioni scritte e un contatto diretto. I segni che richiedono attenzione sono arrossamento, gonfiore, dolore, secrezioni, febbre, difficoltà di infusione o occlusione. In caso di problema sono disponibile telefonicamente per orientare i passaggi e, se necessario, per una rivalutazione a domicilio.

Le complicanze sono oggi più rare grazie a ecoguida, tecniche sterili e formazione del caregiver. Quando compaiono, nella maggior parte dei casi sono legate a manovre non del tutto asettiche o a lavaggi non eseguiti; la prevenzione quotidiana è il vero cardine del follow-up.

Copertura a Napoli e tempi di risposta

Operiamo a Napoli città e nell’area metropolitana. Raggiungiamo aree flegree e vesuviane, la Penisola Sorrentina e il Nolano con organizzazione dedicata; per le isole del Golfo interveniamo su richiesta con logistica specifica. Dalla richiesta all’impianto passano in media ventiquattro–quarantotto ore, adeguando i tempi alle condizioni cliniche e alla località.

Il costo dipende da fattori clinici e logistici; il preventivo include tutto il necessario per l’impianto. Le medicazioni successive restano in carico all’assistenza domiciliare dell’ASL. Manteniamo il prezzo più basso in Campania grazie all’elevato numero di procedure svolte.

Domande frequenti

È davvero sicuro posizionare il PICC a casa?

Sì. Campo sterile, ecoguida, monitor multiparametrico e conferma ecocardiografica garantiscono accuratezza e sicurezza senza spostamenti in struttura.

Quando è meglio un midline?

Se la terapia dura circa sei–otto settimane o se la prognosi è molto breve, e se i farmaci sono compatibili con la via periferica, il midline può essere la scelta più funzionale.

Chi fa le medicazioni settimanali?

Infermiere dell’assistenza domiciliare dell’ASL, con istruzioni chiare e raccordo telefonico per dubbi o problemi.

Quali segni devono allertare?

Arrossamento, gonfiore, dolore, secrezioni, febbre, difficoltà a infondere o prelevare. In questi casi è utile un contatto tempestivo.

In quanto tempo si organizza a Napoli?

In media entro ventiquattro–quarantotto ore dalla richiesta, con logistica modulata su città, area metropolitana e località più distanti o insulari.

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